Nella finanziaria inserito un bonus per gli chef che investono, fino a 6 mila euro di credito d’imposta
La legge di Bilancio 2021 (all’articolo 1, comma
117), introduce un credito d’imposta fino al 40%, rivolto ai soggetti esercenti l’attività di cuoco
professionista presso alberghi e ristoranti, al fine di sostenere il settore della ristorazione,
anche in considerazione delle misure restrittive adottate a causa del COVID-19.
Tale credito riguarda i cuochi, sia in qualità di lavoratori dipendenti sia come lavoratori
autonomi in possesso di partita IVA, anche nei casi in cui non siano in possesso del codice
ATECO 5.2.2.1.0.
Esso spetta, come detto, fino al 40% del costo per le spese per l’acquisto di beni strumentali
durevoli, ovvero per la partecipazione a corsi di aggiornamento professionale, strettamente
funzionali all’esercizio dell’attività, sostenute tra il 1° gennaio 2021 e il 30 giugno 2021.
Nello specifico, sono ammissibili al suddetto credito d’imposta, le spese sostenute per:
a) l’acquisto di macchinari di classe energetica elevata per la conservazione, la
lavorazione, la trasformazione e la cottura dei prodotti alimentari;
b) l’acquisto di strumenti e attrezzature professionali per la ristorazione;
c) la partecipazione a corsi di aggiornamento professionale.
Detto credito spetta fino a un massimo di 6.000 euro, nel limite massimo di spesa complessivo
di 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2021, 2022 e 2023.